Dopo la Chiesa del Redentore e la Chiesa delle Zitelle, verso l’isola di San Giorgio Maggiore, all’estremità della Giudecca, di fronte alla Punta della Dogana, a Palazzo Ducale e alla Piazza, sul Bacino San Marco, dove i monaci Camaldolesi avevano edificato un monastero intitolato a San Giovanni Battista, una chiesa e un piccolo ospedale, si trova ora una caserma che ospita le imbarcazioni della Guardia di Finanza. Già dall’anno 1287, il Senato della Serenissima decretava che la palude in punta alla Giudecca, sino a quel momento di pertinenza del convento, fosse ceduta per la edificare una nuova chiesa, dedicata a San Giovanni Battista. Le cronache dicono che dal 1333, si realizzò un grande convento retto dai monaci camaldolesi con annesso ospizio e ospedale. Nel 1600, il convento, al massimo della sua espansione, viene definito da un cronista dell’epoca: “per tempio, per grandezza, per chiostri, per orti, e per molte altre abitazioni assai nobile”.