REGIA TRAZZERA DI MISTRETTA

MISTRETTA, MESSINA

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REGIA TRAZZERA DI MISTRETTA
La trazzera, antica via di comunicazione, costruita con basole di pietra dorata e ciottoli, parte dal quartiere San Pietro in Mistretta, passando per Miloch, dove emergono meravigliosi costoni rocciosi di quarzarenite sui quali si adagiano in sintonia antiche stalle, palmenti, e "pagghiari", simbolo della civiltà contadina. Si incontrano successivamente due chiese rurali, anzi tre. La prima, quella di Sant'Onofrio, diruta, la seconda, dopo contrada Pantano, dedicata alla Madre della Scala, risalente al Seicento, che conserva l'altare e alcuni muri adagiati alla roccia. Accanto a questa chiesa, un'altra, con altare scavato nella roccia e dipinto rupestre oggi cancellato, causa l'abbandono. Per la strada scandita da querce secolari e una cinquantina di abitazioni rurali in pietra locale si arriva al ponte di Zupardo, alto 19 metri, risalente, come nell'abbeveratoio scavato nella roccia che dista da lì pochi metri, al 1612. Risalendo il fiume per pochi metri troviamo due splendidi mulini ad acqua (oggi abbandonati e in disuso) di epoca medioevale o precedente. Nello stesso fiume, il torrente Serravalle (o S.Stefano), precisamente nell'affluente San Martino/Vaddune Ranne) abbiamo 4 cascate: la più vicina al ponte (50 m) è quella di Cuttafa, all'interno di una gola, le altre, a qualche Km di distanza, di altezza compresa tra i 15 e i 33,5 metri. Un luogo da valorizzare, sconosciuto anche dagli stessi abitanti del luogo.
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