Il fondo della valle si raggiunge con un sentiero che scende in modo quasi circolare: arrivati in basso, si ha l’impressione di trovarsi all’interno di un grande cono rovesciato o di un imbuto. Proprio qui, si apre la Grotta delle Sirene, così denominata alla fine del Settecento dal paesaggista svizzero Louis Ducros. Questa cavità, dove l’acqua sembra venir risucchiata al centro della terra, si formò probabilmente nel corso della piena del 105 d.C.. Allora il luogo era completamente sommerso dal piccolo lago formato dall’Aniene e chiamato Pelago che, causa l’aumento delle acque durante l’esondazione, iniziò a sprofondare lentamente fino a creare un inghiottitoio in cui ancora oggi le acque del fiume si inabissano. La grotta è sormontata da una specie di arcata naturale detta Ponte Lupo.