Costruito nel 1880, si sviluppa su un’area di 9000 mq, con un piano sotterraneo ad uso cantina, un pianterreno e tre piani superiori e soffitta. Il primo progetto del Magazzino 26 richiamava i caratteri stilistici neogotici e neoromanici dei magazzini della Speichestadt di Brema e la Kesselhaus, la centrale idrodinamica. L’edificio nel complesso appare rigoroso, austero e solenne, dalle facciate apparentemente spoglie ed essenziali, il cui aspetto decorativo risulta affidato a pochi elementi, e soprattutto ai materiali di costruzione come mattoni, pietra, legno, ferro e ghisa. Le torrette che sormontano le finiture dei cornicioni, le mansarde ancor più elevate sui corpi centrali e ricche di ornati, imprimono al Magazzino 26 un aspetto suntuoso. Forse anche per questo suo aspetto imponente, ma stilisticamente molto equilibrato, è stato scelto quale sede della “Biennale Diffusa” in occasione della Biennale di Venezia del 2011.