Porta Capuana è un’antica porta della città di Napoli, posta a ridosso di Castel Capuano, commissionata da Re Ferrante d’Aragona all’architetto Giuliano da Maiano che, grazie anche a Filippo Strozzi, progettò in città la residenza reale di Castel Capuano, porta Nolana e la Cappella Tolosa nella chiesa di Sant’Anna dei Lombardi.
Porta Capuana, eretta come parte integrante di un progetto di ri-fortificazione della città di Napoli, nel corso dei secoli, ha svolto un ruolo strettamente difensivo e ha rappresentato un importante punto di snodo e di comunicazione, garantendo l’accesso al centro cittadino.
Considerata da sempre varco di ingresso alla città per antonomasia dunque, si intende rieleggere la porta come accesso monumentale privilegiato alla ZTL del Centro Antico, in un’ottica più ampia ed attuale, di turismo circolare e, rompendo i soliti schemi e percorsi, collegarla all’hub culturale che comprende il Lanificio 25, il Museo Madre, la chiesa di Santa Caterina al Formello, la Chiesa di San Giovanni a Carbonara e molti altri.
Porta Capuana è caratterizzata da un monumentale arco di marmo bianco, riccamente decorato a bassorilievo, incastonato tra due torri merlate denominate Onore e Virtù. L’originaria scultura posta sull’arcata, raffigurante l’incoronazione di Ferrante d’Aragona, non risulta più visibile, mentre nel centro della porta campeggia un’incisione con lo stemma di Carlo V che ha sostituito il bassorilievo raffigurante l’incoronazione di Re Ferdinando. Nel 1656 venne eretta sulla porta una nicchia con all’interno un affresco rappresentante San Michele Arcangelo, Gennaro, Agnello e Rocco in procinto di pregare la vergine Maria per scacciare la peste. L’affresco è opera di Mattia Preti, pittore italiano giunto a Napoli appena tre anni prima e che tra il 1657 e il 1659 affrescò tutte le porte di Napoli in cambio della propria liberazione.
L’affresco, ormai deteriorato, fu sostituito nel 1837 da uno di Gennaro Maldarelli rappresentante l’Immacolata. Poi, durante gli anni trenta del novecento, nel corso di un progetto di isolamento di Porta Capuana dagli edifici circostanti, la nicchia fu definitivamente eliminata riportando la porta all’originario aspetto aragonese. Anche la statua votiva di San Gaetano, una volta posizionata sul lato interno della porta, fu rimossa durante questi lavori e collocata su un basamento nei giardini rivolti verso Porta Capuana.
Partire dunque dalla riqualificazione del monumento simbolo di questa area per valorizzare il patrimonio
artistico, culturale e produttivo, materiale e immateriale dell’intero quartiere circostante per dare nuova vita e nuova forza alla attività radicate sul territorio e agli enti e alle associazioni che lo hanno scelto come centro culturale in continua espansione. Tutto ciò per rendere più vivibile il quartiere sia per i turisti sia per i cittadini napoletani e di tutte le etnie che abitano la zona.