Ponte romano sul Fiume Savuto (131-121 a.C.). La tradizione locale lo ricorda come ponte di Annibale o di S. Angelo ma nulla ha a che vedere con entrambe le denominazioni facendo esso parte di una antica via romana costruita da Reggio a Capua per congiungersi con le altre arterie che portavano a Roma e che doveva servire a far fronte alla rivolta degli schiavi in Sicilia, come si può evincere dalla lapide di Polla. Il ponte è citato nell'itinerarium Antonini in cui è indicata la distanza di 18 miglia (circa 26 km) tra Cosenza e il Fiume Savuto, sulla cui riva sinistra si trovava una stazione di posta (statio ad Sabatum), i cui resti potrebbero esse stati trasformati in una piccola cappella dedicata a S. Michele (oggi ridotta ad un cumulo di macerie) e sul cui pianoro si svolgeva la fiera di Sant'Angelo.