Il Polo Museale dei Trasporti di Roma, nato grazie alla volontà, passione e lungimiranza dell’Ing. Angelo Curci, direttore dell’allora Soc. Met.Ro SpA, ora Atac SpA, veniva inaugurato il 18 settembre 2004, in concomitanza con la prima “Notte Bianca” svoltasi nella Capitale.
La struttura si trova nell’area dell’ex-scalo ferroviario dell’Ostiense (entrata in Via Bartolomeo Bossi n. 7), alle spalle della stazione della ferrovia Roma-Lido, progettata dall’Arch. Marcello Piacentini, e della fermata della Metro B “Piramide”, incastonata in un sito che comprende presenze archeologiche, storiche e paesaggistiche, tra le più suggestive di Roma: la Piramide Cestia, le Mura Aureliane con Porta San Paolo, il Cimitero Acattolico e la Centrale Montemartini.
Al suo interno ospita un’esposizione permanente di convogli ferro-tramviari storici e restaurati, testimonianza del trasporto pubblico “su ferro” di Roma e del Lazio, dai primi del Novecento ai giorni nostri. Nello specifico:
- Tram articolato Serie 400, matricola n. 404, Officine Meccaniche della Stanga TIBB, anno 1941, poste in servizio nelle tratte urbane della Rete dei Castelli Romani. Rappresenta la prima applicazione al mondo della cosiddetta “Giostra Urbinati" per il collegamento fra le due semi-casse, creata dall’ing. Mario Urbinati, direttore della STFER poi STEFER;
- Locomotore matricola n. 01, Breda-AEG, Anno 1915, SFV-STEFER (Ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone e Diramazioni);
- Locomotore matricola n. 05, Carminati & Toselli-TIBB, Anno 1922, SEFI-STEFER (Ferrovia Roma-Lido di Ostia);
- Elettromotrice ECD, matricola n. 21, Officine Meccaniche della Stanga-TIBB, Anno 1931, SRFN-STEFER (Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo);
- Elettromotrice Tramviaria Serie 70, matricola n. 70, Elettro Ferroviaria Böker-CGE, Anno 1912, STFER-STEFER (Servizio Extraurbano Rete dei Castelli Romani);
- Vagone di servizio piatto, ottenuto dalla modifica di un ex rimorchio a due assi extraurbano;
- Motocarrello STEFER di servizio per l'ispezione della linea aerea della Ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone e Diramazioni.
E, ancora: l’Archivio Storico e l’Archivio Fotografico delle società di trasporto i cui servizi sono stati ereditati da Atac SpA, cimeli del personale e degli esercizi auto-ferrotramviari nonché le pubblicazioni inerenti la storia della mobilità romana e laziale, oltre al plastico degli Anni Cinquanta donato dalla famiglia dello stesso Ing. Urbinati. Un luogo suggestivo, guarnito da una piccola collezione di palme ed arbusti tipici della flora mediterranea ed annesso “Orto Bio” curato dal Centro Anziani di Ostiense.
Il Polo Museale è divenuto un valido laboratorio socio-culturale ed educativo, capace di coinvolgere specialmente le nuove generazioni. Grazie al contributo di associazioni/comitati sono state promosse visite guidate, eventi, concerti, mostre, proiezioni e attività artistiche varie nonché progetti ludico-didattici e di alternanza scuola/lavoro, nei quali sono stati interessati gli istituti scolastici di ogni grado, romani e non. Nel periodo giugno 2015-settembre 2018 sono state certificate 93.588 presenze, per lo più di turisti e giovani.
Lo scorso marzo le attività del Polo Museale sono state sospese, a causa dell’acutizzarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Successivamente, avviata la Fase 2 della gestione epidemiologica, nonostante tutte le altre attività museali di Roma Capitale abbiano riaperto, osservando le opportune prescrizioni igienico-sanitarie, il Polo Museale è, invece, rimasto chiuso. E ora rischia di andare perduto. Definitivamente.
Il Tuo VOTO è determinante, occorre mobilizzate quante più persone possibili per sensibilizzare le Istituzioni. Bisogna aprire una nuova stagione e dare certezze al Polo Museale, l’unico spazio pubblico dedicato ai temi della centenaria storia della mobilità, patrimonio della collettività.