La Pineta denominata “Le Tore” proprio perché relativa all’antico nome della collina, appunto Monte Tore, facente parte del massiccio carbonatico che degrada a Sud verso il Golfo di Salerno, costituiva e costituisce di fatto un sistema particolare delle Oasi naturalistiche sia per la sua ridotta estensione, circa 15 Ha, sia per la gestione che la caratterizza.
Si tratta di un’area di proprietà del Comune di Sorrento che un tempo era caratterizzato dalla presenza di specie quercine e macchia mediterranea.
In una lettera del Distretto Forestale di Napoli, risalente al 18/11/1926, si riporta che la Pineta venne rimboschita con essenze di alberature di: castagno, ontano napoletano e pini mediterranei già nel periodo compreso tra il 1907 ed il 1913.
Tali lavori proseguirono fino al 1921. In anni successivi si riportano alcune notizie di tagli e di trasformazione a pascolo abusivi che sono proseguiti fin dopo la fine della seconda guerra mondiale riducendo la superficie ad un incolto cespugliato.
Nel 1950 ebbero inizio i lavori di ripristino del soprassuolo boschivo con la semina di due specie di pino: Pinus halepensis (Pino d’Aleppo), di cui sono presenti ancora alcuni esemplari e Pinus pinaster (pino marittimo).
Con il ciclone del 31/12/1974 la pineta fu nuovamente distrutta; il ripristino avvenne ad opera della Comunità Montana della Penisola Sorrentina e del Corpo Forestale con il reimpianto delle due tipologie di pino citate, delle quali, il pino d’Aleppo è presente in percentuale irrilevante, insieme ad alcuni individui di Pino domestico.