L'area della pineta si colloca in prossimità della confluenza del canale Cavetta nel Piave, accanto alla zona occupata dal centro del borgo di Cortellazzo-Pineta. Si tratta di un'ampia fascia boschiva di carattere misto, che si insedia su un complesso di vecchie dune consolidate e che dell'originaria pineta conserva sia l'aspetto che le componenti, anche se solo per brevi tratti.
Inizialmente occupata già durante gli anni ’20 e fortemente urbanizzata durante gli anni '70, la Pineta ha vissuto da quel momento un forte conflitto tra la volontà di migliorare il territorio, ottimizzandolo ed antropizzandolo con nuove costruzioni, e il desiderio di mantenere intatto il paesaggio costituito dai pini che mettono a dura prova il mantenimento degli edifici e delle zone circostanti.
La pineta di Cortellazzo appare come un bosco fitto caratterizzato da dinamiche evolutive scomposte, rapide e non sempre calcolate. È possibile notare come alcune specie più invadenti, come la robinia e il pioppo, stiano sostituendo lentamente e in modo progressivo la presenza del pino domestico (Pinus Pinea). Il pino domestico costituisce, infatti, il tratto caratterizzante del territorio, quello che tutti ricordano immediatamente quando pensano alla pineta di Cortellazzo.
Un altro elemento che salta particolarmente agli occhi nel paesaggio è quello costituito dal fitto sottobosco che caratterizza la pineta, composto da una varietà di piante molto particolari soprattutto di specie micro termiche eurofile.
L'area, seppure poco curata, è stata recentemente interessata da un intervento delle istituzioni forestali regionali che mira a tentare un restauro del vecchio tessuto boschivo che la caratterizzava. Tale intervento prevede l'inserimento nella pineta di giovani esemplari di Pinus Pinea, Quercus ilex, Quercus pubescens, Quercus robur e Fraxinus ornus.
IL PROGETTO “MURI D’ARTE”
Al suo interno la pineta di Cortellazzo custodisce un piccolo museo a cielo aperto. Nel 1997, infatti, grazie alla volontà e al grande impegno del Comitato Villaggio Pineta, è nato il progetto “Muri d’Arte”. L’idea molto ambiziosa si è sviluppata per oltre vent’anni ed è stata curata dal comitato stesso con molta dedizione.
Il progetto ha visto la realizzazione di molte opere pittoriche poste sia sui muri delle case private che su strutture create ad hoc per ospitarle. Il percorso ha reso possibile un fitto intreccio tra arte e natura che, all’interno della pineta, vivono in simbiosi annodandosi tra loro. I dipinti raccolgono la rappresentazione dei temi più vari, narrano emozioni, storie di vita, racconti di mare e di terra, arte sacra. All’interno di questo articolato progetto il Comitato Villaggio Pineta ha deciso di dedicare una parte specifica delle rappresentazioni alla figura sacra di “Maria regina del cielo”, dando vita ad un percorso artistico e spirituale che ha il suo apice nella chiesetta di Santa Teresa che sorge nel cuore della pineta stessa, in un’ambientazione davvero suggestiva.
Anche la chiesetta presenta degli abbellimenti pittorici ad opera del Maestro Maiani.
La Pineta di Cortellazzo custodisce al suo interno molti tesori. Tra i sentieri intricati di vegetazione sono ancora visibili numerosi bunker, i cosiddetti “fortini”, risalenti alla Prima ed alla Seconda Guerra Mondiale.
Il percorso, purtroppo, si articola in modo avventuroso tra zone più o meno accessibili e realtà poste all’interno di proprietà private e coinvolge tutto il territorio jesolano.
Tali costruzioni, spesso conservate in modo eccellente, trasmettono il ricordo di un momento storico che ha segnato profondamente tutto il territorio.