La Pinacoteca Provinciale nasce grazie al recupero, sull’intero territorio salernitano, tra il 1927 e il 1938, di opere databili dal XV al XVIII secolo, cui si sono nel tempo aggiunti altri dipinti tramite acquisti o lasciti. Furono molto spesso veri e propri salvataggi. Il secolo XVII è rappresentato da dipinti come “Il sacrificio di Isacco”, nei modi di Francesco Guarino, “Salomè con la testa del Battista” vicino alle opere del Battistello. Il '700 si è enormemente arricchito a seguito dell’operazione di restauro che ha consentito il riconoscimento e la datazione di numerose opere con scene vetero e neo-testamentarie, paesaggi e nature morte, anche di grandi proporzioni. E’ presente anche una ragguardevole sezione ottocentesca. A questo che può considerarsi il nucleo storico della Pinacoteca, bisogna aggiungere la Collezione Pinto che fece parte della donazione dell’omonimo Palazzo salernitano, sede della Pinacoteca.