La chiesa, eretta nel secolo IX, documentata a partire dal 1044, costituiva un importante centro del territorio al pari della vicina e più famosa Abbazia di Nonantola. Nel secolo XII venne completamente riedificata su iniziativa di Matilde di Canossa in forme romaniche. La data di consacrazione avvenuta il 15 novembre 1114 è scolpita sull'altare maggiore. Una lapide risalente al 1437, posizionata sulla navata destra in fondo alla chiesa, cita il sorgere della Pieve e i lavori di restauro di epoca romanica e gotica. La facciata in stile barocco fu realizzata nel 1670. Nel 1915 la chiesa fu ampliata. Lo schema planimetrico è quello classico della basilica romanica a tre navate con il tetto a capriate in legno. L'interno della Pieve è una miniera di sculture e reperti databili ad un periodo compreso tra il XII e il XIII secolo. Queste sculture esibiscono una forte influenza del cantiere modenese e vengono attribuite alla scuola di Wiligelmo che in quegli anni operava nel Duomo di Modena.