Frutto di un rinnovamento architettonico-decorativo avvenuto intorno al 1780, l’antica pieve di San Prosdocimo conserva al suo interno una vera e propria stratificazione architettonica e decorativa, come dimostrano decorazioni lungo le navate e alcuni reperti archeologici ancora visibili nel transetto. Gli scavi condotti in quest’area hanno portato alla luce le fondamenta e alcune tessere di mosaico, unici documenti della prima e più antica chiesa che venne abbattuta per far spazio ad una nuova costruzione risalente al periodo romanico. Di questo secondo edificio rimangono i muri che definiscono il perimetro della pieve e la suddivisione in tre navate mantenuta anche nel rinnovamento settecentesco. Nel lungo periodo di tempo che intercorse tra la costruzione romanica e l’edificio settecentesco, anche la decorazione della chiesa fu rinnovata secondo il gusto del tempo, come testimoniano i resti di affreschi sulle navate laterali e che decoravano altari e nicchie dedicati ai Santi.