Pieve di Cento è un Comune di circa 7163 abitanti sulla sponda destra del fiume Reno a 26 Km da Bologna. La “piccola Atene emiliana” la definiva Roberto Roversi (1923 – 2012), uno dei più importanti poeti del nostro Novecento, è una piccola città che ha saputo preservarsi pressoché immutata nei secoli.
Il borgo di Pieve di Cento sorse nel X secolo intorno alla Chiesa di Santa Maria Maggiore e conta un vasto patrimonio artistico e architettonico di cui i cittadini si sono sempre presi cura. Colpito dal terremoto del 2012, il paese si è rimesso in piedi attraverso opere di ristrutturazione e nuovi allestimenti.
La Pieve, dunque Chiesa e fonte battesimale, e la Pieve di Santa Maria Maggiore compaiono per la prima volta in un atto del 1207 ma sono senza dubbio più antiche perché la dedicazione delle Pievi è anteriore al secolo VIII. La Pieve intesa come “chiesa madre” è comparsa in un territorio rurale che si configurava sotto la giurisdizione del Vescovo di Bologna. Il Comune raggiunge un periodo di vera floridezza tra il XVI e XVII secolo come si può rilevare dalla ricchezza di numerosi monumenti e chiese risalenti a quel periodo.
Nel maggio 2012 Pieve di Cento è stata colpita duramente dal terremoto, anche se fortunatamente senza vittime. Ad essere colpite sono state soprattutto: le Chiese, le scuole elementari, l’asilo, il Teatro, la Sala del Consiglio comunale, la Pinacoteca, il cimitero, la Casa degli Anziani con i portici in legno, 200 abitazioni private, numerosi esercizi commerciali e aziende produttive. Nel 2018 si è concluso completamente il grande lavoro di ricostruzione e restauro degli edifici pubblici e privati che sono stati riconsegnati alla comunità.
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