La Pieve dei Santi Pietro e Paolo sorge a circa un chilometro dal centro storico, sulla sommità di una collina che domina la bassa valle del Metauro. L’edificio primitivo venne forse costruito in età tardo antica in sostituzione di un tempio pagano. Lo testimonierebbe una lapide datata al 49 D.C. rinvenuta nei pressi della Pieve. La Pieve era il centro di raccolta delle popolazioni circostanti, per celebrare le feste liturgiche, e luogo di incontro per le normali interazioni sociali. Considerata fino ai primi anni del XV secolo centro parrocchiale del borgo, fu destituita da tale ruolo con la costruzione di un’altra chiesa nella piazza principale e ceduta ai Frati Minori Osservanti che la trasformarono in un convento. Durante l’epoca napoleonica fu abbandonata e nel 1861 trasformata nell’attuale cimitero comunale. La chiesa, che viene aperta unicamente il 2 Novembre, conserva ancora preziosi affreschi del Quattrocento, paliotti del XVIII secolo e un organo di fine Seicento.