La Pieve è documentata dal 998, l'attuale chiesa è però frutto di una ricostruzione del XII secolo, con interventi più tardi. Il fianco sulla piazza principale conserva il paramento medievale in arenaria, il coro è secentesco, e si collega al robusto campanile a torre, con zona basamentale del XII secolo. Alla facciata medievale si appoggia un portico su pilastri che inglobano colonne cinque-secentesche.
L'interno, a navata unica coperta da capriate lignee, fu aggiornato nel XVIII secolo rifacendo porte, confessionali, fonte battesimale (1704), l'elegante altar maggiore (1706) e alcuni altari laterali. Nel primo altare destro è una tavola col Cristo deposto (1579), di Giovanni Bizzelli, allievo dell'Allori, al quale richiama la composizione mossa e ricercata nel colore; il secondo, imponente altare di sinistra - del 1632 - con coronamento di gusto buontalentiano, ospita una Madonna del Rosario, buona opera di scuola fiorentina della seconda metà del Seicento. In sacrestia è infine conservata una vivace tavola con l'Adorazione dei pastori (1503) del pratese Girolamo Ristori, ispirata ai toni narrativi del Ghirlandaio.