Pietra Murata, il Caprile era la struttura utilizzata per l’esercizio della pastorizia: era costituito da un recinto di forma circolare in muratura a secco, alto 60-70 cm, utilizzato per il ricovero delle greggi e dal domolito o grottino dove si conservavano gli attrezzi per la preparazione di ricotte e formaggi ed il pastore si riparava dalle intemperie. Anch’esso in muro a secco, a sezione circolare, provvisto di una piccola porta e di una finestrella, il domolito era coperto da una falsa volta realizzata con giri di pietre progressivamente aggettanti verso l’interno. Il caprile di Pietra Murata è addossato ad un grande monolito. La località fu probabilmente sede di un insediamento dell’Età del Bronzo, come risulterebbe dai ritrovamenti di frammenti ceramici dal caratteristico impasto grossolano, appartenente a vasellame di uso domestico e di bollitori, riferibili alla così detta cultura subappenninica (1100-900 a.C.). Queste genti, che costellarono di piccoli villaggi il Massiccio del Monte Capanne, erano dedite alla pastorizia e alla tessitura. Le strutture abitative erano rappresentate da capanne a pianta ellittica con copertura d frasche intonacata con argilla. È ricorrente che i caprili siano stati sistematicamente ricostruiti in siti di antico insediamento. www.virtualelba.it