PIAZZA GRANDE E IL DUOMO ABBAZIALE

ODERZO, TREVISO

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PIAZZA GRANDE E IL DUOMO ABBAZIALE
Piazza Grande è la piazza principale di Oderzo e sin dal medioevo è il centro della vita sociale, economica e religiosa della città. Si tratta di una delle più famose piazze del Veneto per la sua particolare forma a palcoscenico e fa da sfondo a numerose iniziative di carattere culturale. Intitolata a Vittorio Emanuele II alla fine del XIX secolo, ha ripreso il nome originale alla fine degli anni Novanta. Di forma rettangolare, si apre in direzione nord est verso via Cesare Battisti ed il corso del fiume Monticano: curioso notare che il corso d'acqua, pur essendo adiacente alla piazza, segnava fino agli anni trenta il confine tra il territorio la città e quello della frazione di Camino. Sul lato est vi si affaccia inoltre Palazzo Saccomani, interessante soprattutto per gli affreschi della facciata, oggi in cattivo stato di conservazione, e il Torresòn. Nell'angolo a sud est trovano posto le arcate dell'ex Loggia Comunale, oggi chiusa da vetrate e adibita a banca; all'interno sulle pareti sono raffigurati gli stemmi nobiliari delle famiglie del territorio. Il lato a sud corrisponde a quelle che in epoca medievale erano le mura della città; al centro di esse si apriva la Porta Trevisana, detta così perché da lì si usciva per recarsi a Treviso; si tratta dell'attuale Torresin, il simbolo della città. A sud ovest sorge il Duomo di San Giovanni Battista, accanto al quale si apre piazza Carducci, contigua a Piazza Grande. Lungo il lato ovest, a destra di piazza Carducci, sorgono due palazzi nobiliari di epoca seicentesca, uno dei quali è sede dello storico Caffè Commercio, uno degli esercizi pubblici più antichi della città. A sinistra del lato nord una breve stradina collega Piazza Grande all'attigua Piazza Castello. Lungo questo lato sorge il Palazzo dei Battuti, attualmente chiuso per restauri, tra l'altro sede negli anni settanta di RadioCentroVeneto (1976/1978) una delle prime radio libere del Veneto. L'area della piazza era carrozzabile fino a prima dei restauri del 1992. Oggi è interamente pedonale. In prossimità del lato ovest vi è tracciata una curva a forma di otto: comunemente chiamata la meridiana, si tratta in realtà di un analemma, probabilmente il più grande esistente in Italia, che funge da calendario grazie all'ombra tracciata dal pinnacolo del Duomo ogni giorno alle ore 12 (le 13 in regime di ora legale). Il Duomo, iniziato intorno all'XI secolo e consacrato nel 1535 a san Giovanni Battista, è stato costruito sulle rovine di un antico tempio di Marte: secondo la tradizione fu san Prosdocimo, l'evangelizzatore della zona inviato da san Pietro apostolo, a dare il via ai lavori, abbattendo l'idolo bronzeo della divinità romana intorno al 50 d.C. L'aspetto originale, in stile romanico-gotico, è stato pesantemente compromesso dai lavori eseguiti nei secoli. L'ultimo grande restauro risale agli anni venti, ed ha contribuito a ripristinare per quanto possibile l'antica conformazione dell'edificio. All'interno sono conservate alcune pregevoli opere di Pomponio Amalteo, Palma il Giovane, Domenico Tintoretto, Cima da Conegliano opera trafugata in epoca napoleonica ed ora esposto alla Pinacoteca di Brera a Milano.
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