Nel 1865, sotto l’architetto Giuseppe Partini, inizia la campagna di restauri puristi che interessarono gli interni e gli esterni della Cattedrale con l’intento di riportare l’edificio allo stato primitivo, prevedendo la rimozione degli elementi scultorei non inerenti allo stile gotico, e perfezionandolo con il restauro stesso. I lavori si protraggono fino ai primi decenni del Novecento. Nel 1659 si decide la demolizione dell’antico Palazzo Arcivescovile e la sua nuova edificazione sul lato destro del Duomo. Su disegno del Rettore dell’Opera Lodovico de Vecchi si opta per una costruzione secondo canoni gotici che prenda a modello il Palazzo Pubblico e il Palazzo del Capitano, ponendosi così in continuità stilistica con il Duomo. Il Palazzo del Capitano tra il 1852 e il 1854 è oggetto del primo intervento neogotico che coinvolge globalmente l’edificio dall’architettura all’arredamento. L’architetto Giulio Rossi interviene nella fascia inferiore della facciata, riordinando le aperture in