La sistemazione dell'area del Foro Boario, immediatamente retrostante al Palazzo Pubblico così come la vediamo oggi, risale alla seconda metà dell'Ottocento quando, in nome dell'igiene e del decoro cittadino, viene realizzata una grande tettoia da adibire a Mercato coperto. Dopo una serie di proposte, un bando di concorso cui presero parte i migliori architetti cittadini (1862), è direttamente l'ufficio tecnico comunale con Giuseppe Cantucci a progettare e far realizzare il nuovo edificio, che due lapidi tutt'oggi presenti attestano al 1884. L'ampia struttura aperta, che i senesi chiamano "tartarugone", è caratterizzata da 32 pilastri ottagonali in laterizio, che sorreggono direttamente la copertura lignea e che con la sua trasparenza funge da filtro ideale tra costruito urbano e aperta campagna. Il modello è la Loggia dei Nove anch’essa con tetto a due spioventi e pilastri ottagonali in laterizi, mentre la fascia in pietra deriva dai pilastri trecenteschi del cortile del Podestà.