PIANO D'USO COLLETTIVO A. GRAMSCI

ALES, ORISTANO

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PIANO D'USO COLLETTIVO A. GRAMSCI
Nel 1976 dal centro milanese degli Amici della Casa Gramsci di Ghilarza venne affidato a Gio’ Pomodoro l'incarico di studiare la possibilità di realizzare una struttura-ricordo ad Ales. Nacque in tal modo il progetto del "Piano d'uso collettivo", una struttura monumentale inaugurata ad Ales il 1° maggio 1977. Lavorarono alla sua realizzazione muratori e scalpellini di Ales e lo stesso centro Amici della Casa Gramsci di Ghilarza in collaborazione con il Comitato Unitario Antonio Gramsci di Ales di occuparono di raccogliere fondi per la realizzazione dell'opera. Si tratta di un "antimonumento non celebrativo" dove l'omaggio a Gramsci nel paese natale è un nuovissimo e ardito tentativo plastico di far rivedere l'uomo, il popolo sardo, perché si trovi nel costruito spazio come collettività e come tale si riconosca. Il "Piano d'uso collettivo" consiste in una vasta piazza, un'area triangolare lastricata di pietre, utilizzata come fulcro della vita sociale; l'area è fornita di un focolare quadrangolare ribassato rispetto al livello della piazza, dove si possa accendere il fuoco e sedersi a conversare; una fontana (con la sagoma molto stilizzata di un ariete, costruita in basalto di Mogoro); una pietra verticale, a sagoma triangolare, di calcare di Masullas, con la scritta "zenith". Ai due lati dello spiazzo vi sono: una mola da frantoio, in basalto, rinvenuta nella zona e posta come simbolo di una delle più antiche attività agricole locali; una scultura in pietra bianca di Trani, a forma semicircolare spezzata.
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