In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
La passeggiata si svolge nella zona collinare a nord del centro storico, attraverso i giardini pubblici che connettono due quote differenti della città. Il paesaggio urbano è costituito da strade rettilinee, edifici al massimo con tre elevazioni rappresentativi di diversi stili architettonici.
Il contesto storico è quello di una città di medie dimensioni del sud Italia che si affaccia all'era industriale con vigore, vivacità ed audacia, seppur con un certo ritardo (siamo negli ultimi anni dell'800, primi decenni del 900). Alle scommesse di amministratori e imprenditori più illuminati, si affiancano i ritardi e talvolta persino le opposizioni di una società conservatrice e decisamente più timida. Ai nobili e ricchi imprenditori, si affiancano i ben più numerosi nuovi impiegati e burocrati. Allo stesso tempo, artisti ed intellettuali sensibili alle nuove tendenze letterarie e figurative, faticano a trovare spazio e comprensione nel contesto catanese, cui restano comunque profondamente legati da un punto di vista umano e creativo.
Al volgere del XX secolo Catania è diventata città borghese e le sue architetture vi si adeguano: alle ville suburbane e alle residenze urbane unifamiliari delle famiglie più ricche ed altolocate, si sommano i tanti palazzi a due o tre elevazioni da destinare all'affitto. Insieme agli edifici pubblici per lo svago (cinema e teatri) e per la burocrazia (poste, camera di commercio ecc), sono queste le tipologie architettoniche più diffuse. I nuovi stili si diffondono così per imitazione: alcuni grandi esempi fanno da capofila per la diffusione del floreale e del decò, e quest'ultimo in particolare maturerà tra gli anni Dieci e Venti in un timido ma significativo razionalismo. Molti poi gli esempi di integrazione tra le nuove tendenze architettoniche e il tardo barocco del '700, ai margini del quale la nuova città si sviluppa.
Dietro l'etichetta del Liberty si nasconde una complessità di espressioni artistiche e di fenomeni socio economici che ha segnato il futuro della città. Il garbo con cui la città di fine Ottocento si è affiancata, espandendola, alla città settecentesca è inoltre per noi di grande insegnamento, così come lo sono quelle promesse e quelle scommesse della Milano del Sud che invece non si sono realizzate, del tutto o in parte. Si tratta di narrare il complesso di valori storico artistici che ogni singola architettura rappresenta, allo scopo di maturare uno sguardo più consapevole verso il passato e verso il futuro.
Associazione Guide Turistiche (CT)