A costituire il fondale monumentale di Piazza San Francesco si trova il Parterre, una vasta piattaforma a verde, rialzata, che culmina con un edificio dedicato alla memoria degli Uomini Illustri di Pistoia. Il disegno del suo impaginato, dovuto al Cavaliere Cosimo Rossi Melocchi, possiede connotati ispirati all’architettura del periodo illuminista di matrice francese. La facciata è rigorosa, simmetrica, scandita in lunghezza da nicchie a quarto di sfera. Un portico timpanato evidenzia l’accesso all’ambiente principale del Pantheon, un ambiente ad emiciclo segnalato anche da due raffigurazioni scultoree della Fama che affiancano lo stemma cittadino. La funzione celebrativa del manufatto architettonico si palesa, poi, nelle decorazioni pittoriche all’interno, affidate al pittore locale Bartolomeo Valiani: nella volta sono presenti affreschi di festoni sorretti da figure alate, lire e tube romane con ghirlande. La narrazione degli episodi legati agli uomini illustri è realizzata con la tecnica della grisaille: tra queste raffigurazioni trova posto anche la celebrazione di una donna, tale Maria Maddalena Morelli, poetessa arcadica conosciuta con lo pseudonimo di Corilla Olimpica.
Nonostante l’edificio si proponesse di celebrare le glorie civiche di Pistoia, esso assume ben presto una destinazione d’uso diversa da quella originaria, ospitando inizialmente un elegante Caffè Musicale che riscuote un ottimo successo tra i cittadini. Con la sua attività l’associazione Filarmonica Pietro Borgognoni, che ha sede negli ambienti adiacenti dal 1813, si impegna da tempo affinché questo moderno tempio possa essere restituito al pubblico.