Piccola graziosa chiesa del XIII sec. in stile gotico lombardo, in mattoni, a tre navate, dedicata a Santa Maria e a San Pietro. Citata per la prima volta in una bolla del 1219 di Papa Onorio III, è stata più volte ampliata e rimaneggiata. L'ultimo restauro risale al 1933 ed ha riportato alla luce la capriata in legno della navata centrale e i resti degli affreschi del XV sec. in diverso stato di conservazione (ricoperti da intonaco e calce viva all'epoca della peste del 1630). Uno di questi "La Madonna del Latte" sembra attribuibile a Michelino da Besozzo. Altare laterale con pala datata 1576 raffigurante Santa Caterina di Alessandria e il Committente - il Conte Brunorio Pietra, investito del feudo di Silvano nel 1528 da Francesco II Sforza - di pregevole fattura e attribuita recentemente, dopo il restauro, a Lucrezia Quistelli, ritrattista, allieva del Vasari. Nella parete laterale dx del transetto affresco raffigurante la Battaglia di Lepanto di inizio XVII sec.