PARROCCHIA DI SANTA MARIA DEI GIARDINI

MESSINA

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PARROCCHIA DI SANTA MARIA DEI GIARDINI
La struttura architettonica della chiesa è di stile Romanico, a navata unica. Venne costruita nei primi anni del 1700, dopo che la prima che sorgeva in contrada Bruca, dedicata a S. Nicolò di Bari, venne distrutta dal terremoto del 1687. La facciata è in stile molto sobrio e lineare, è caratterizzata da tre ingressi, di cui due laterali, con portale in una superba pietra di Siracusa, uno centrale, costituito da due colonne a capitello corinzio che sorreggono al centro una nicchia, in pietra rossa, dove si trova una Madonna con Bambino del secolo XVII. Allo spalancarsi del portone, il visitatore si trova difronte una meravigliosa sorpresa, per la bellezza degli affreschi e per la ricchezza dei marmi dai colori e dalle tonalità brillanti. Appena varcata la soglia e oltrepassato il grande arco in pietra, si notano due piccole acquasantiere a conchiglia, in pietra rossa locale, incastonate agli angoli. Altre due, in marmo bianco, sono situate a lato delle porte laterali e collocabili nell'ambito del Seicento messinese. Nella piccola Chiesa sono presenti sei altari laterali, tre per lato, tutti di ottima fattura e curati nei particolari, usando tutti i colori e le sfumature di marmo, dal bianco, al rosso, al nero, al verde. Non da meno sono le sculture, figure di santi in legno policromo, di scuola messinese e napoletana del XVIII secolo. Sicuramente, le rappresentazioni più pregevoli sono quelle di S. Antonio Abate, S. Filippo il Siriaco, S. Giuseppe con Bambino e la Madonna del Carmelo. Non meno importante è la dotazione di pitture, sia in affresco che su tela o tavola. Tra le più belle ricordiamo: "S. Biagio con S. Barbara", tela databile attorno al 1700. Un originale esempio di simbiosi è dato dal Crocifisso ligneo policromo su affresco, rappresentante Maria, Giovanni e la Maddalena ai piedi della Croce, di scuola palermitana del 1722. Man mano che si percorre il corridoio verso l'altare maggiore, alla sinistra vediamo: una tela che raffigura Gesù con gli apostoli, opera che prende il nome di "Pesca miracolosa" di Giovan Simone Comandè e il fonte battesimale in marmo rosso. Continuando, la tela dell'"Adorazione dei pastori" che raffigura al centro il Bambino e attorno la Madonna, angeli e pastori in adorazione. Sicuramente l'opera di maggior pregio è il dipinto su tavola di Girolamo Alibrandi della "Madonna dei Giardini". Il dipinto raffigura, su un fondo di campagna, la Madonna seduta sotto un colonnato con il bambino sulle gambe e a piedi S. Giovannino. L'opera a sua volta è inserita dentro una preziosa macchinetta in legno scolpito e dorato. La decorazione è costituita da un piccolo motivo floreale, ricamato con grappoli d'uva, foglie di vite e testine alate. La discreta fattura dell'intaglio, il motivo decorativo e la struttura architettonica, inseriscono l'opera in un Cinquecento locale. Un'altra macchinetta di uguale fattura impreziosisce l'altare della Madonna del Carmelo. Lasciando l'area centrale della Chiesa, per entrare nell'area dell'altare maggiore vi è una balaustra in marmo bianco; alla destra il pulpito a forma di calice, in marmo policromo, sovrastato da una grande corona in legno scolpita. E finalmente l'altare maggiore, di mirabile fattura, in stile Barocco di marmo policromo, con al centro il Tabernacolo e in alto, in una cornice di legno dorato finemente scolpito, la tela che raffigura "l'Immacolata col Dio Padre". Al visitatore attento non potrà certo sfuggire, alzando lo sguardo, il meraviglioso controsoffitto in legno a cassettoni ottagonali con al centro incastonata una preziosa tela che rappresenta la "Madonna Assunta in cielo", e i bellissimi affreschi impreziosiscono le parti alte della Chiesa, attribuendo così, senza ombre di smentita, oltre all'importante segno della religiosità della zona, anche un notevole valore della natura e della cultura artistica che hanno da sempre contraddistinto gli abitanti del villaggio di S. Stefano Medio.
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