Monumenti e luoghi di interesse Il Centro Storico - Nel Centro Storico di Auletta, gravemente colpito dal sisma del 1980, vi è una piccola ma caratteristica piazzetta di un fascino ancora intatto, il largo Santi Quaranta, da cui si diramano varie stradine anguste e scalette che lo attraversano. Accanto al Castello Marchesale, nella piazzetta detta Campitello, si trova la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, risalente ai primi secoli dopo l'anno Mille, che dal XVIII secolo in poi ha ospitato la congregazione laica della Carità. Il Castello Marchesale (Scanderbeg) - Esso risale al XII secolo, periodo in cui tutto il borgo, entrò a far parte del sistema difensivo del Ducato di Salerno. Ebbe l'attuale impianto solo dopo il 1494, in seguito all'ispezione condotta dall'esperto in fortificazioni Antonio Marchesi. Così risistemato, fu in grado di opporre resistenza agli assalti delle truppe spagnole di Carlo V nel 1535. In epoca normanna, il Castello fu proprietà del conte Guglielmo di Principato (della famiglia degli Altavilla) e di suo figlio Nicola. Successivamente ne furono proprietari i Gesualdo (di cui ci parla l'abate Pacichelli ne Il Regno di Napoli in prospettiva, 1702), i Vitilio, i Di Gennaro, i Castriota Scanderbeg (eredi dell'eroe nazionale albanese del Quattrocento Giorgio Castriota) e, per successione ereditaria, i Maioli, che sono gli attuali proprietari. Più volte trasformato tra Cinquecento e Seicento, il Castello finì per perdere l'originaria impostazione militare, conservando solo il torrione cilindrico nell'angolo nord del giardino. Palazzi Gentilizi - Tra i Palazzi Gentilizi, ricordiamo quello dei signori Carusi, quello dei De Maffutiis, dei Fallace, dei D'Amato, dei Mari (che ospitò Garibaldi nel 1860) dei Gambino e dei Caggiano. Il Casino dei Monaci - Questa importante costruzione, ancora abitabile e ben visibile a distanza, è stata a lungo dimora estiva dei monaci benedettini. Appartenente oggi alla famiglia Carusi, essa è delimitata da un vasto terreno ricco di vigne e ulivi. Chiesa di San Nicola di Mira - Questa antica Chiesa, oggi chiesa parrocchiale di San Nicola di Mira era già documentata nel Trecento insieme alla Cappella della Circoncisione posta fuori dalle mura. Fu distrutta dal terremoto del 1857 e di essa venne poi ricostruito solo il Campanile, ulteriormente modificato nella parte terminale dopo il sisma del 1980. Al suo interno è conservata una lapide murata del 1750 con un'epigrafe in latino dedicata al nobile e generoso medico De Maffutiis. Chiesa Santa Maria Assunta - L'attuale Chiesa di Santa Maria Assunta fu edificata tra il Cinquecento e il Seicento in seguito a una pestilenza che colpì la zona. Aree naturali Monti Alburni - Buona parte del territorio si distende lungo la catena dei monti Alburni che presentano nella parte bassa del versante boschi lussureggianti (castagni, noccioli, carpino, quercia, ecc.). Monte San Giacomo - Presenta diverse zone adibite al rimboschimento con conifere. Fiume Tanagro - Scorre a valle delle Grotte dell'Angelo da cui riceve in parte anche le acque, assumendo aspetti particolari, con piccole cascate, laghetti e con presenza di vegetazione altrove introvabile. La parte compresa tra il Comune di Pertosa e lo Scalo ferroviario di Contursi è senz'altro la più bella ed interessante, tanto che è stato a suo tempo inserito, dalla Regione Campania, nella Riserva naturale Foce Sele - Tanagro, sito di Interesse Comunitario IT 8050010. La Grotta dell'Acqua - sebbene non si presenti grande all'esterno, si amplia notevolmente all'interno e per entrarvi bisogna percorrere un viottolo costeggiato da una staccionata di legno. Questa Grotta segna il confine di Auletta con Polla, Petina e Corleto Monforte.
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