PARCO TORRETTA

MONTECATINI TERME, PISTOIA

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PARCO TORRETTA
Il parco della Torretta è un vero luogo "magico", che non ha perso il suo fascino nonostante l'incuria subita negli ultimi anni... Il parco rappresenta una splendida cornice dello stabilimento ove nei primi anni dell'ottocento venne scoperta dal tenente Baldini la sorgente dell'acqua termale Torretta. Le sorgenti presenti però erano addirittura sette! Oltre all'acqua Torretta c'erano infatti la Giulia, la Rinfresco, la Villino, la Media, la Preziosa e la Teti. Sfruttato inizialmente come stabilimento privato, esso divenne presto uno dei più rinomati ed affollati luoghi di cura, di relax e di incontro della cittadina termale, sede anche di incontri culturali, concerti e sfilate i moda. Oltre che per la sua suggestiva bellezza, il valore del luogo è accresciuto dalla presenza di forti energie sottili, che regalano ai visitatori un intenso senso di benessere, tanto che tutto il parco pare studiato e strutturato come un autentico percorso di rinnovamento e recupero energetico. E' proprio questa singolare caratteristica che avvalora la convinzione che esso sia stato creato da un vero "esperto" di giardini romantici ed alchemici della Toscana granducale. Lo stesso granduca amava questo parco, così vicino ai giardini della palazzina regia, nella quale era solito soggiornare con la famiglia. Forse non è un caso che, nella sala ipogea sotto la piccola cappella neogotica immersa nel verde del parco, fosse stata sepolta la contessa Teresa Corsi Magnani, considerata appunto l'amante segreta di Ferdinando III, la quale fu per un certo periodo proprietaria di immobili di pertinenza dello stabilimento. Verso la fine del 1800 la proprietà passò alla contessa Giulia Bobrinskaja, diretta discendente della zarina di Russia. Nella cappella si iniziarono allora a celebrare cerimonie religiose secondo il rito ortodosso e ciò continuò fino alla prima metà del '900. Quando lo stabilimento Torretta andò ad aggiungersi alla Società delle Terme, venne ristrutturato dall'architetto Bernardini, che vi fece costruire il bel loggiato intitolato a Giuseppe Verdi. Ma la sua storia è tuttora avvolta nel mistero, anche per la presenza di un labirinto di cunicoli e sale ipogee, spesso con tracce di bellissimi affreschi. I corridoi sotterranei, inizialmente di agevole accesso, tendono gradualmente a restringersi, rivelando un'origine molto antica, forse addirittura etrusca, come hanno recentemente confermato alcuni esperti che li hanno accuratamente esaminati. Il parco è attraversato da un ruscello, il Castagnaregolo, che circa alla metà dell'itinerario del giardino si allarga a formare un delizioso laghetto, un tempo abitato da cigni. La presenza di simboli e statue, oltre alla forte componente data dalle acque termali, avvalora una dimensione prettamente femminile del luogo; la vasca ellittica richiama il ciclo lunare e accanto vi sorgeva un grazioso edificio adibito ai bagni e alle cure ginecologiche, purtroppo oggi non più esistente. Nel parco è inserito anche il bellissimo Emanatorio dell'acqua Rinfresco, chiamato anticamente Bagno Mediceo per la presenza dello stemma della casata fiorentina. Notevole anche il valore botanico dell'ambiente.
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