PARCO NATURALE REGIONALE DELL'INVIOLATA

GUIDONIA MONTECELIO, ROMA

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PARCO NATURALE REGIONALE DELL'INVIOLATA
Quella del Parco dell’Inviolata è un’area molto varia dal punto di vista naturalistico, un vero mosaico in cui si mescolano corsi d’acqua, con vegetazione umida e boschi a galleria, frammenti boschivi a dominanza di cerro, aree coltivate e incolti, pascoli, siepi, forre tufacee con vegetazione rupestre e piccoli ma interessantissimi specchi d’acqua. Questa varietà di ambienti ha come conseguenza una notevole ricchezza dal punto di vista floristico e vegetazionale e, più in generale, dal punto di vista naturalistico. Meritevole di particolare attenzione sono pure le specie animali dell’area, molte di esse sono ormai rare nella Campagna Romana e più in generale nel Lazio. Le ricerche attualmente in corso hanno permesso di rilevare la presenza di numerose specie di insetti e di vertebrati tra le quali non poche di notevole interesse conservazionistico. Nonostante l'elevato livello di antropizzazione, il paesaggio del parco - situato nell'immediata periferia orientale di Roma - ricorda ancora a tratti quello tipico della Campagna Romana e in alcuni settori meno accessibili conserva elementi preziosi di naturalità. Negli anni il Parco è stato protagonista anche di importanti ritrovamenti di carattere storico-archeologico. Tra i principali abbiamo il ritrovamento nel 1992 dell'unica Triade Capitolina completa (Il gruppo scultoreo, in marmo lunense, rappresenta Giove, Giunone e Minerva seduti su un unico trono. Giove, al centro, con lo scettro nella sinistra ed un fascio di fulmini nella mano destra; alla sua sinistra Giunone diademata e velata con scettro nella sinistra e patera nella destra; alla sua destra Minerva con elmo corinzio, il braccio destro, mancante, doveva essere sollevato per sostenere l'elmo. Tre piccole Vittorie alate incoronano le divinità, Giove con una corona di quercia, Giunone di petali di rosa, Minerva di alloro. Ai loro piedi gli animali tradizionalmente sacri: l'aquila, il pavone e la civetta. L'opera dovrebbe appartenere al periodo antoniniano). Altro ritrovamento importante è quello del dipinto del Cristo Benedicente rinvenuto (e successivamente trafugato) nella chiesa rupestre di Marco Simone, nel territorio del Parco (a seguito del recupero dell'opera, viene ora conservata nel museo "Lanciani" di Guidonia Montecelio insieme alla Triade Capitolina). L'area, originariamente affidata al comune di Guidonia Montecelio, è stata per venti anni esposta alla speculazione edilizia, il comune infatti è passato in tempi brevissimi a terza città della regione Lazio con i suoi attuali 80.000 abitanti. Con la recente Legge Regionale n. 12 del 10 agosto 2016 (pubblicata sul Burl 11 agosto 2016 n. 64 - S.n. 2) l'ente di gestione dell'area protetta è il Parco Naturale Regionale Monti Lucretili che consente di guardare con ottimismo l'evoluzione di questo territorio.
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
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