Il parco prende il nome dal fiume Lavino, le cui acque sulfuree sono di un meraviglioso colore tra l'azzurro e il turchese. Il fiume nasce dal Vallone di Santo Spirito, la zona settentrionale del massiccio montuoso della Majella e,dopo aver passato Scafa, si va a gettare nelle acque del fiume Pescara. È un complesso suggestivo, una tavolozza di colori grazie ai laghetti che sfumano da un bel colore azzurro al turchese per la presenza di particolari alghe e solfati disciolti con una vegetazione varia e ricca. Queste stesse acque in passato sono state impiegate per azionare le pale di un mulino seicentesco, il Mulino Farnese. Inoltre hanno azionato la turbina di una centrale idroelettrica e, attraverso la costruzione di canali e barriere, sono state utili per irrigare i campi agricoli circostanti. L'intera area acquisisce un'atmosfera surreale grazie alla vegetazione che cosparge le zone intorno alle polle sorgive e ai vari ruscelli, crescendo davvero rigogliosa.