PARCO E PALAZZO COMUNALE

GORIZIA

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PARCO E PALAZZO COMUNALE
Il Palazzo fu commissionato dal Conte Antonio Ferdinando Attems Santa Croce che affidò il progetto al famoso architetto Nicolò Pacassi. Fu terminato nel 1740, come attesta la tabella storica posta a fianco del portone d’entrata, e rimase di proprietà della famiglia Attems quasi per un secolo fino a quando l’ultimo proprietario Attems, in una notte, lo giocò ai dadi e lo perse. Passò quindi ai conti della Torre, poi ai Baroni Ritter de Zahony, i quali nel 1907 lo cedettero al Comune. Annesso all’edificio vi è uno splendido parco, che si estende nella parte retrostante del palazzo su una superficie pianeggiante di perimetro irregolare con aiuole informali. Nel passato era impreziosito da piante esotiche, alberi imponenti ed essenze pregiate, tra le quali svettava altissima un’imponente sequoia, il cui tronco giace ora su un’aiuola, mentre una raccolta di splendide camelie dava il suo romantico tocco. Oggi molte di queste piante non ci sono più, ma possiamo ancora ammirare alcuni platani secolari, imponenti tigli e i monumentali cedri dell’Himalaja posti nell’aiuola d’ingresso, attorno alla statua della Lupa di Roma, raffigurata mentre allatta i gemelli Romolo e Remo. Essa fu donata dalla ”Associazione fra i Romani” alla città di Gorizia e fu inaugurata il 4 novembre 1919. In accordo con i principi del Neoclassicismo si decise di edificare nel parco un tempietto circolare, privo di cella, con tetto sostenuto da un solo ordine di 8 colonne doriche. E’ una costruzione esteticamente pregevole che ancora oggi cattura lo sguardo dei visitatori, inoltre nella bella stagione viene spesso utilizzata per la celebrazione dei matrimoni civili. Altre statue sono disseminate nel parco, mentre un portone in pietra consente di arrivare in via Cappuccini.
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