La Basilica di San Lanfranco e il suo parco, finora rimasto intatto che si estende dal raccordo autostradale all'affaccio sul Ticino, costituisce un caso esemplare in quanto i suoi chiostri rappresentano due tappe significative nello sviluppo del chiostro rinascimentale lombardo, dalla trasformazione del più antico romanico in nuove forme quattrocentesche, al pieno affermarsi della tradizione classica bramantesca nel secondo.
La chiesa, risalente al XII secolo e frequentata da viandanti e pellegrini che qui potevano trovarvi rifugio, desta particolare interesse quale prodotto dell'architettura tardoromanica in cui si coniugano due tradizioni: quella vallombrosana e quella pavese. In linea con la tradizione vallombrosana è l'adozione di una pianta a croce latina, con navata unica e transetto emergente.
Il chiostro piccolo venne riedificato per volere di Luca Zanachi, il cui nome compare insieme alla data 1467 nelle mensole in cotto che reggono la ricaduta delle volte. La raffinata decorazione plastica denuncia la presenza dell'Amadeo, con la collaborazione del terracottista cremonese Rinaldo de' Stauris. Il marchese Pietro Pallavicini affidò all'Amadeo la progettazione del secondo chiostro in cui partitura architettonica e apparato decorativo esprimono ritmi classici e bramanteschi. Il chiostro si articola su tre Iati porticati, retti da colonne in granito poggianti su un muretto e da sostegni angolari a sezione ovale. La Decorazione in cotto è riservata alle profilature degli archi, della fascia parapetto e dei tondi inseriti tra gli archi. Il cotto perde il ruolo di protagonista a vantaggio di ampie stesure di intonaco talvolta affrescate.
All'interno, su uno dei muri, si può ammirare uno tra i più antichi affreschi della città di Pavia (XIII secolo) rinvenuto sotto l'intonaco nel 1930.
Attualmente sono in corso lavori di restauro di una parte di uno dei due chiostri, il cosiddetto Chiostro minore o piccolo. Il restauro riguarda alcune ex-celle dei monaci vallombrosani che, una volta terminate, saranno fruibili dalla comunità. Molti cittadini si adoperano affinché venga istituito un Parco della Basilica di San Lanfranco per proteggere una bellissima area di Pavia vicina al fiume Ticino.