Al numero 15 della via di Salcano, in Borgo Carinzia, ora via Montesanto 37, si trova la villa fatta costruire intorno al 1850 dalla famiglia viennese Frommer per destinarla alla villeggiatura, dato che Gorizia nella seconda metà dell’Ottocento era diventata una rinomata località turistica dell’Impero Austro-ungarico. Nel 1905 metà della proprietà passò al conte Carlo Coronini, successivamente anche l’altra metà. La famiglia Coronini destinò l’immobile prevalentemente alla locazione a terzi, curandola il minimo indispensabile per garantirne la fruizione ai condomini. Durante le due guerre villa e parco vennero requisite dall’esercito e subirono ingenti danni. Nel secondo dopoguerra la villa venne nuovamente concessa in locazione e destinata ad attività commerciali. Successivamente rimase disabitata, cadendo progressivamente in rovina. Con la morte dell’ ultimo conte Guglielmo Coronini, nel 1990, entrò a far parte del patrimonio della Fondazione Palazzo Coronini – Cronberg. Purtroppo con gli anni il degrado sia dell’edificio siadello splendido parco antistante è diventato inarrestabile. Nel gennaio 1993 un incendio, scoppiato all’improvviso, danneggiò seriamente la struttura della villa, costringendo le sedici famiglie che vi alloggiavano a cercarsi un’altra sistemazione. Il grande parco nel cuore del rione Montesanto ha perso tutto il suo fascino, si è trasformato in un groviglio di cespugli, siepi ed alberi, con le estese superfici a prato ormai invase da rovi ed erbacce. Al posto dell’isola felice voluta dai suoi primi proprietari, in quella che veniva considerata la Nizza Austriaca grazie al clima temperato e alla bellezza del paesaggio e dei suoi giardini, rimangono solo cumuli di macerie e immondizie a testimoniare anche il passaggio e la sosta dei molti profughi in fuga dalla vicina Jugoslavia nei primi anni Novanta. Molti i progetti e le proposte per riportare sia l’edificio che il parco all’antico splendore, ma più il tempo passa, più diventa un’impresa impossibile perché si scontra con le limitate possibilità economiche della Fondazione.