Villa Cimbrone, situata a Ravello, affonda le sue radici nell’XI secolo, periodo di massimo splendore per la città. Il nome deriva dal promontorio roccioso su cui sorge, un tempo parte di un vasto terreno chiamato "Cimbronium". Inizialmente appartenuta alla famiglia Acconciajoco, fu poi proprietà della nobile famiglia Fusco dal XIV secolo, legata ai Pitti di Firenze e ai D’Angiò di Napoli. Dopo un periodo di declino durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, la villa è stata restaurata grazie alla famiglia Vuilleumier. L’impegno di Marco Vuilleumier negli anni ’60 ha restituito alla villa il suo valore storico e botanico, rendendola uno dei tesori culturali della Campania. Oggi Villa Cimbrone è nota per i suoi immensi giardini e il panorama spettacolare, ideale per matrimoni e celebrazioni. Sebbene la villa sia un hotel privato di lusso, i giardini sono aperti al pubblico. Il punto più iconico è la Terrazza dell'Infinito, ornata da busti marmorei che si stagliano contro il cielo e il mare, offrendo una vista mozzafiato sulla Costiera Amalfitana, definita dallo scrittore Gore Vidal come la più raffinata al mondo. Meritano una visita anche il chiostro e la cripta, decorati da Lord Grimthorpe circa un secolo fa. Il chiostro presenta bassorilievi e terracotta antica, tra cui una tegola attribuita a Luca Della Robbia.
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