La villa fu costruita sul finire del Cinquecento come residenza colonica, poi passò nelle mani dell’omonima famiglia di diplomatici portoghesi legati ai Boncompagni, che ne fecero un dignitoso edificio immerso in una vasta area verde, solo nell’Ottocento annessa al Castello. La visita al parco suscita ancora oggi gli stessi sentimenti provati dai viaggiatori ottocenteschi del Grand tour, estasiati dinanzi ai grandi spettacoli della natura. Affascinante la vista dal piccolo giardino pensile sospeso sul bordo della Cascata, e davvero sorprendente l’affaccio dall’alto di fronte alla Cascata e sul borgo. Uno straordinario insieme di arte e natura che la moderna illuminazione notturna rende davvero stupefacente. Presso la villa è attivo dal 1906 un impianto industriale che sfrutta la forza motrice dell’acqua. La centrale idroelettrica fu realizzata successivamente dall'ing. Viscogliosi, il quale rilevò nel 1922 l'ex palazzo ducale e gli annessi. Il locale turbine è scavato nella roccia.