Il Parco Archeologico di Travo S. Andrea, posto nella media Val Trebbia (PC), rappresenta un unicum a livello nazionale in modalità di musealizzazione e valorizzazione di un sito archeologico di epoca neolitica. E’ il risultato di un lungo percorso di studio e di ricerca, cominciato negli anni 80 del secolo scorso, condotto dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna al fine di ricostruire il popolamento antico della valle.
Di particolare interesse sono state le ricerche compiute nei villaggi neolitici che occupano i bassi terrazzi fluviali della media valle, tra cui il sito di S. Andrea a Travo, indagato in due campagne di scavo negli anni ’80 e poi sistematicamente dal 1995. Dal 2002 i lavori sono stati svolti nel quadro di un progetto di cooperazione tra Soprintendenza per i Beni Archeologici, CNRS -Università di Lyon 2 e Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Milano. Il progetto scientifico multidisciplinare ha visto e vede la collaborazione di numerosi specialisti in diversi settori. Dal 2017 lo scavo viene realizzato in regime di concessione Mibact dall’Università di Milano sotto la direzione scientifica del prof. Luca Trombino.
L’esito di tali indagini e la presenza sul terreno di strutture significative e ben conservate hanno indotto la Soprintendenza e gli Enti locali a sviluppare un progetto di valorizzazione, incentrato sul Parco Archeologico di S. Andrea.
Il grande sforzo organizzativo e di strutturazione del Parco effettuato grazie all’impegno congiunto di Soprintendenza Archeologica e Comune di Travo ha permesso di rendere accessibile ad un pubblico il più ampio possibile, ciò che normalmente rimane patrimonio di pochi, ovvero la comprensione di un periodo così lontano quale il Neolitico.