PARCO ARCHEOLOGICO 'GRAVETTA'

LAVELLO, POTENZA

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PARCO ARCHEOLOGICO 'GRAVETTA'
Il centro abitato daunio-romano dell'antica FORENTUM e l'agglomerato medioevale di LAVELLO sono situati su due colline che guardano verso la Puglia. Il territorio nel quale si colloca Lavello è situato al vertice della via naturale che, seguendo il corso del Bradano, risale dal golfo ionico e si collega all'itinerario transappenninico delle valli dell'Ofanto e del Sele. La sua particolare posizione geografica ha favorito, da sempre, intensi rapporti culturali e di scambio tra le popolazioni locali e quelle stanziate in territori anche lontani. Durante il Neolitico (VI-inizio III millennio a. C.) è attestata una intensa frequentazione del territorio di Lavello. Le principali testimonianze archeologiche si riferiscono a villaggi, ubicati lungo la valle dell'Ofanto e dai quali provengono ceramiche decorate ad impressioni o dipinte a bande rosse, talvolta marginate di bruno.Due tombe rinvenute in contrada Casino sono riferibili alla cultura di Laterza, diffusa nell'Eneolitico finale (III millennio a. C.) in Puglia e nel Materano. Si tratta di un'importante testimonianza relativa all'adozione, anche in quest'area, del rituale di seppellimento collettivo in grotticella artificiale. Nell'età del bronzo (fine III-II millennio a. C.) sono noti piccoli nuclei insediativi. Di particolare importanza è l'ipogeo funerario di contrada La Speranza, utilizzato per lungo tempo e i cui corredi presentano una particolare ricchezza, sottolineando, così, l'esistenza di gruppi con una struttura sociale articolata. Durante l'età del ferro (X-VIII a. C.), il territorio di Lavello è abitato da genti di cultura daunia. Un'area di abitato, in contrada Casino, ha restituito, tra l'altro, ceramica con decorazione geometrica "a tenda" di VIII a. C. Sempre allo stesso periodo si datano armi e ornamenti di bronzo, che attestano rapporti commerciali con i Balcani e con l'area tirrenica. In età arcaica (VII-VI a. C.), la presenza di "tombe principesche" indica un cambiamento della struttura sociale e con l'emergere di aristocrazie, che avviano relazioni significative con le colonie greche della costa ionica e i centri etruschi della Campania. I corredi sono connotati da ceramiche daunie a decorazione geometrica, prodotte nei vicini centri di Canosa e di Ordona. Nella fase di V-IV a. C. il centro di Lavello, l'antica Forentum, esercita un ruolo di controllo sull'intero territorio melfese. Le necropoli documentano una società strutturata con la presenza di gruppi gentilizi, che entrano in contatto con le comunità sannitiche dell'Appennino centrale. Con la conquista romana, Forentum fu interessata dalla seconda guerra sannitica e nel I e II secolo d. C. svolse probabilmente il ruolo di municipio.
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