Della città sono stati rimessi in luce circa 2 ettari su 44 complessivi,le strade sono pavimentate con basoli in calcare bianco, affiancate da marciapiedi su entrambi i lati in ottimo stato di conservazione. Le mura, costruite con grandi blocchi di pietra calcarea posti a secco, dette poligonali, si estendevano per 2662 metri racchiudendo. Al suo interno passavano le due importanti vie del cardo e del decumano che uscivano dalle mura attraverso quattro porte: la Porta Maggiore, da cui si accede alle rovine, la Porta Ninfina, la Porta Occidentale e la Porta Signina.
Nel tessuto urbano erano presenti, su due diverse alture, un’acropoli chiamata “maggiore” e un’altra detta “minore” con diversi templi. Tra queste due alture sorge una struttura che doveva essere uno dei primi prototipi di terme, chiamata “castello delle acque”. Le domus presentano la pianta canonica di età repubblicana con atrio caratterizzato da una vasca centrale (impluvio) per la raccolta delle acque piovane.