L’area sorge nel settore sud-est del Parco Nazionale del Pollino, su una collina situata sulla ponda sinistra del t. Raganello da cui domina l’intera piana di Sibari.
Il sito fu abitato in età protostorica (sec. IX-VIII a.C.) da genti italiche enotrie che vivevano in capanne sui terrazzi posti lungo la sponda sinistra del t. Raganello e seppellivano i loro morti nella necropoli di Macchiabate. Con la fondazione di Sibari il centro venne conquistato e fatto rientrare nella chora (territorio) sibarita come attesta anche la presenza di un tempio dedicato alla dea Atena in cui offre i suoi doni l’olimpionico Kleombrotos. L’insediamento greco presenta abitazioni disposte lungo i terrazzi della collina con l’acropoli occupata da tre templi e da strutture per l’accoglienza dei pellegrini. Il sito è stato identificato nella città di Lagaria citata da Strabone come il luogo in cui si fermò Epeo costruttore del cavallo di Troia dedicando i suoi strumenti alla dea Atena. Il parco ospita una riproduzione colossale del cavallo di Epeo oltre a laboratori di ceramica e costumi.
Attività di restauro e valorizzazione sono in corso da parte del MIBAC, del Comune e degli enti gestori Itineraria Bruttii onlus, Lagaria onlus e Imp. Riccardi.