La struttura del Paraboloide interpreta a pieno le possibilità del calcestruzzo armato che, all'inizio del secolo scorso, fu riconosciuto come una delle scoperte più importanti dell'ingegneria strutturale. Esso consentì agli ingegneri di superare i limiti considerati fino allora insuperabili dalle strutture cosiddette pesanti (realizzate cioè in pietra o mattoni) sia in termini di luce coperta, sia in altezza, e raggiungere le snellezze caratteristiche delle strutture metalliche.
Il Paraboloide di Casale Monferrato è un gioiello di architettura moderna. Un'edificio pensato come una macchina, la cui forma accompagna le fasi produttive e ottimizza la filiera che unisce eleganza delle proporzioni all'intelligenza delle soluzioni funzionali. Firmato dall'Ingegnere Radici, di Bergamo, nel 1921 ha segnato la storia dell'architettura in quanto prima struttura a volta parabolica costruita in Italia e oggetto di studio da parte di Pierluigi Nervi. La sua costruzione fu ultima nel 1923 e utilizzato da Italcementi fino al 1948 senza interruzioni anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Successivamente l'impianto è stato dismesso, i forni spenti e l'area è stata alienata e utilizzata come deposito di legname fino agli anno '80. Abbandonata è stata oggetto di trasformazione urbana negli '80 e l'area è stata abbattuta ad eccezione del paraboloide che rimane, testimone di un fenomeno architettonico europeo unico nel suo genere.