Palazzo Vitelli alla Cannoniera, così chiamato per la vicinanza alla fonderia di cannoni che sorgeva presso le mura della città, fu costruito tra il 1521 e il 1545 per il matrimonio di Alessandro Vitelli e Angela Paola dei Rossi di San Secondo Parmense, già vedova di Vitello Vitelli, celebrato nel 1531 e ricordato da un’iscrizione al suo interno. Il palazzo, nonostante la costruzione avvenuta in fasi successive, si configura come un complesso architettonico armonioso reso omogeneo dalla decorazione graffita a grottesche estesa su gran parte della facciata, eseguita da Cristofano Gherardi e aiuti su disegno di Giorgio Vasari. All’interno, le stanze al piano nobile furono affrescate da Gherardi e da Cola dell’Amatrice con soggetti amorosi e militari, in accordo alla destinazione nuziale del palazzo e all’attività dei Vitelli, noti capitani di ventura. Il bel giardino, famoso nell’Europa cinquecentesca per la presenza di piante rare ed esotiche, valse all’intero complesso l’appellativo di “Palazzo del Giardino”.