Nel cuore di Gradisca di Sedegliano il quattrocentesco Palazzo Venier, in cocci e mattoni, fu ampliato nel XVIII secolo per volere di un possidente e prelato veneziano, nonché primo inquilino. L'unità abitativa su cui sorgeva fu suddivisa nell'Ottocento in lotti dagli eredi dei mezzadri al servizio del proprietario.
Al primo piano il salone centrale, legato all'architettura gentilizia della terraferma veneziana e introdotto da uno scalone in pietra, conserva affreschi settecenteschi. Il soffitto del piano nobile è dipinto in stile tiepolesco con le allegorie del Trionfo, del Coraggio, della Forza, della Gloria (forse di Venezia) e dell'Abbondanza.
Al piano terra, nell'orto, sorge un'ancona dedicata alla preghiera di Cristo nel Getsemani realizzata dal gemonese G.B. Tiani (1730), preannunciata dalla Misericordia a sinistra e dall’Eternità a destra a grisaille.
Inoltre nella parrocchiale è visibile un affresco di Gian Carlo Bevilacqua della fine degli anni trenta dell'Ottocento.