L’edificio, contiguo alla chiesa di San Provino, una delle chiese più antiche della città di Como, risalente all’epoca longobarda, è di impianto medievale ma fu ampiamente ristrutturato nel 1600 dalla famiglia patrizia comasca Somigliana. Un palazzo che per due secoli rimase adibito ad abitazione privata, fino a metà del XVIII secolo quando l'ultimo erede, uomo di Chiesa, lasciò l'intera proprietà alla curia. Questa incaricò nel 1820 l'architetto Melchiorre Nosetti, lo stesso che disegnò e progetto la tomba di Alessandro Volta, di curare la ristrutturazione in stile neoclassico per trasformare l' edificio in più unità abitative a utilizzo del Clero. Dai primi del'900 gli appartamenti furono locati a famiglie comasche e solo recentemente l'intero palazzo è stato liberato per consentire una nuova ristrutturazione che lo riporti al suo antico splendore. Attualmente è la sede dell'Accademia Giuditta Pasta.