Palazzo Te è la villa suburbana commissionata da Federico II Gonzaga, marchese di Mantova e figlio di Isabella d'Este, a Giulio Romano come luogo destinato all' "onesto ozio". Il Palazzo prende il nome dall'isola del Te, sulla quale sorgeva prima che il lago Paiolo fosse bonificato.
I lavori di costruzione iniziano nel 1525 e si protraggono fino al 1535. Giulio Romano progetta un'architettura ispirata al modello della villa romana e un pregevole ciclo di affreschi in cui l'artista fonde esperienze raffaellesche e michelangiolesche.
Il piano superiore accoglie le Collezioni civiche: la donazione "Arnoldo Mondadori" con quadri dei pittori Federico Zandomeneghi e Armando Spadini, la collezione mesopotamica "Ugo Sissa", la Sezione Gonzaghesca relativa a coni, punzoni, monete, pesi e misure dell'antico stato dei Gonzaga, la Raccolta "Giuseppe Acerbi" di reperti provenienti dall'Antico Egitto.