Il palazzo voluto e costruito da un ramo degli Spinola – numerosa e antica famiglia nobile genovese – più di altri conserva intatti alcuni caratteri della tradizione cosiddetta “alessiana” (ovvero secondo i modelli importati nel Cinquecento a Genova dall’architetto perugino Galeazzo Alessi) che molto successo ebbe nell’Oltregiogo. All’austerità della facciata sulla via, corrisponde l’arioso loggiato su due ordini affacciato sul giardino interno. L’imponente atrio voltato conduce attraverso un ampio scalone ad un piano nobile che conserva in diversi ambienti una decina di sovrapporta e riquadri raffiguranti scene bibliche attribuite anch’esse alla mano dei Muratori.