Il palazzo seicentesco che ospita oggi le sale della Mediateca comunale è stato donato alla comunità irsinese dal notaio Fedele Romano, proprietario dell’immobile, alla morte della moglie Paolina Sylos Labini, a patto che tutti gli ambienti fossero adibiti ad attività culturali al servizio della città e dei cittadini. Proprio nelle sale della Mediateca, in occasione delle GFP 2018, verranno proiettate immagini relative agli scavi effettuati a Monte Irsi dalle missioni della Scuola britannica di Roma e del Canada, in collaborazione con la Soprintendenza della Basilicata. La ricchezza del patrimonio archeologico di Irsina è testimoniata anche dai rinvenimenti avvenuti nel centro abitato a partire dagli anni Trenta del secolo scorso. Nei quartieri Le Croci e i Cappuccini, durante lavori agricoli o di ampliamento urbano, sono stati recuperati materiali provenienti da necropoli che hanno permesso di ricostruire le origini dell’antico centro enotrio, risalente al VII sec.a.C.