Palazzo Sigismondi è caratterizzato da una pregevole e singolare facciata asimmetrica e da un ingresso aperto sull'asse di Via Veronica Gambara, alla quale fa da sfondo, creando così un emblematico esempio di “cannocchiale prospettico” della città. La parte più antica del palazzo fu edificata all'inizio del XVI secolo dalla famiglia Maggi sul terrapieno delle mura romane e medievali della città. Tra gli illustri abitanti di questo palazzo ci fu Vincenzo Maggi (1498-1528), definito “Magnifico filosofo” e chiamato dal Duca Ercole II d'Este all'Università di Ferrara con il compito di “Precettore del Principe”, e, da giugno a settembre 1801, il tenente di cavalleria Henry Beyle, il futuro Stendhal. Il suo soggiorno bresciano diventò una tappa importante nella sua preparazione artistica.