L’antico edificio potrebbe risalire all’XI secolo e appartenne alla Comunità di Primiero per alcuni secoli, per essere in seguito acquistato dalla famiglia di notai Scopoli, che ne fecero la loro dimora di abitazione e rappresentanza a partire dalla fine del XV secolo. Restaurato 18 anni fa il palazzo ripropone in parte gli antichi splendori: alcune stanze sono affrescate e spicca l’enorme camino che dal piano terra attraversa tutto l’edificio. Notevoli gli stucchi dell’arco ribassato che introduce al salone del piano nobile e di rilievo lo studiolo rivestito di legno nel Seicento. La cappella, privata del piano terra, custodisce un altare a portelle dei primi del Cinquecento realizzato all’epoca per la chiesa di San Vittore.