Palazzo Piccolo Maggi, costruito dai Calini alla metà del ‘500, è importante per gli affreschi di Lattanzio Gambara. Di aspetto signorile, alto e massiccio, è realizzato con materiali poveri: pilastri in cotto e finestre con cornici di stucco. Solo il portale di ingresso ha stipiti di marmo con lo scudo degli stemmi Calini e Caprioli. A pianterreno il salone di rappresentanza stupisce per ricchezza decorativa. La volta a padiglione presenta una raffigurazione complessa di ardua interpretazione, ma di grande effetto e alta qualità pittorica. Alle pareti sono raffigurate figure femminili mitologiche o simboliche, tra cui Didone. La sala al primo piano, affrescata da cima a fondo, è fra le migliori opere del Gambara per qualità di pittura e unità di concetto; il tema è la nobiltà e dignità della donna romana. Tre grandi riquadri affiancati da lesene illustrano la matrona Cornelia, la vestale Tuscia e la fedele Lucrezia. A nord del palazzo è la corte rustica con porticato di molte arcate.