Lo stemma fasciato di oro e di nero; col capo di rosso carico di una rosa d'argento, corredato della corona comitale, è infisso nella testata d’angolo prospiciente la piazza Saffi, al limitare occidentale dell’imponente palazzo barocco sorto nell’area anticamente denominata “Campo dell’Abate”. L’edificio fu realizzato nei primi decenni del XVIII secolo (1700-1718) dall’architetto romano Saverio Marini, su disegno di Luigi Alberi, per volontà del cardinale Fabrizio, ultimo discendente del ramo dei Paulucci «di San Mercuriale»; è l’esito all’accorpamento delle più antiche case dei Paulucci con quelle dei Mangelli e della famiglia Augustini, quando questa si estinse nel 1714. I lavori furono completati solo nel 1793 con la costruzione dell’ala sinistra ma il palazzo subì importanti trasformazioni nel corso dell’Ottocento, in epoca neoclassica, e del Novecento, a risarcire i devastanti danni provocati dal II conflitto mondiale.