Il palazzo, sito nel cuore di Cusano Milanino, in prossimità del torrente Seveso, è riferibile alla prima metà del XVII secolo, anche se fu edificato su un nucleo preesistente.
L'imponente facciata si apre su via Omodei con due portali bugnati sormontati da balconi: da quello di destra si accede al portico in cinque fornici su colonne con volte affrescate. La cappella gentilizia, fatta erigere nel 1643 da Giovan Battista Omodei, fu dotata di un'importante reliquia: il corpo di Sant'Adriano ottenuto dal cardinale Luigi Omodei, ora in deposito nella chiesa del Milanino.
Il restauro conservativo ha riportato agli antichi splendori anche la decorazione pittorica dei saloni a cui lavorarono Giovanni Ghisolfi e lo Storer negli anni antecedenti il 1655.
A partire dal 1726 il complesso fu più volte venduto, segnando l'inizio del declino del palazzo che nel 1969 fu acquistato dal Comune. Solo in tempi recenti è stato restaurato.