Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, Licata ebbe un periodo di rinnovata prosperità economica grazie all’incremento dei traffici marittimi favoriti dalla costruzione del nuovo porto e all’estrazione e commercializzazione dello zolfo (in quel periodo Licata possiede la più grande raffineria di zolfo d’Europa). Una raffinata e facoltosa classe borghese mercantile ed industriale, accanto all’ancora solida aristocrazia agraria, si fece promotrice delle moderne trasformazioni urbanistico - architettoniche della città, che trovarono la loro testimonianza in una serie di edifici liberty di particolare pregio. Nel 1904 l’architetto palermitano Ernesto Basile, padre del liberty siciliano, fu incaricato dalla Municipalità di costruire la torre dell’orologio civico sulle rovine dell’ormai diruta chiesa della SS. Trinità ubicata sulla Piazza Progresso. Lo stesso Basile, nel 1907, progettò la nuova sede della Congregazione di Carità, destinata poi a Palazzo di Città.